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"Scrivere questa raccolta di poesie per la Editrice Urso, in ricordo del poeta-psichiatra Franco Caruso, è stata una grande sfida con me stessa e soprattutto con le mie emozioni, che da anni traslocano da un paese all'altro e si modificano e crescono ogni volta nell'incontro con le persone che trovo nel mio cammino. Un regalo della vita che ha nutrito la mia attenzione e la mia sensibilità verso la sofferenza, la voglia di vivere e l'amore per il prossimo nella follia della vita, che distrugge e a fatica ricostruisce. È il pensiero ottimista che sfocia in un'alba, e si ferma a riflettere ad un tramonto colmo di coscienza dove nella mente affiora una sana nostalgia per le cose semplici e le inquietudini che desiderano trovare una certa libertà. È una pietra pesante che la mente si porta a dormire e che spesso spera di poter nascondere sotto il cuscino." (Maria Cristina Picciolini)